E’ molto probabile che il tuo account di Facebook sia stato violato.
Lo rivela Alon Gal su Twitter, annunciando che i dati di 533 milioni di utenti di Facebook, (telefono, facebook ID, nome e cognome, località, luoghi visitati, data di nascita, indirizzo e-mail, data di creazione dell’account, situazione sentimentale, ecc…) sono stati trafugati e ceduti “gratuitamente” su Telegram.
Facebook, come al solito, non chiarisce granchè ma sottolinea soltanto che si tratta di uno “scraping” risalente al 2019, facendo riferimento a un vecchio articolo apparso su CNET (anche se, per inciso, Wired, sostiene che Facebook si riferisca a un’altra storia), attraverso una funzione di importazione dei contatti che ora non più utilizzabile ma che faceva parte delle opportunità concesse agli utenti.
Come dire: è colpa vostra!
Si è vero. E’ colpa vostra.
Non per aver sottovalutato la funzione incriminata (per la quale non avete nessuna resonsabilità ma di chi ha permesso l’accesso a quelle informazioni non visibili) ma per avere un account sul social più merdoso del mondo che non protegge gli account e neanche li avvisa di eventuali vulnerabilità.
E’ quello che si chiede anche il Garante per la privacy italiano nell’istruttoria che interessa la violazione di 36 milioni gli utenti italiani (oltre il 90% degli utenti iscritti).