Appena ho letto dell’evento ho subito pensato che “Europa e Speranza” non erano un granché come titolo, perché danno l’idea di qualcosa di indeciso ma poi, ripensandoci, ho capito che era meglio un interrogativo (forse anche leniniano) e una speranza come metodo guida per un meeting che si interroga sul “che fare” in Europa.
Si tratta di tre giornate organizzate da GUE/NGL, a Bari dal 25 al 27 settembre – qui il programma completo, dove si confronteranno diversi soggetti della sinistra europea (come Blockupy, Juventud sin futuro, Syriza, Sinn Féin, Podemos, Izquierda unida, ma anche Maurizio Landini, Philippe Van Parijs, Emiliano Brancaccio e tanti altri ancora) per tentare di creare quella che Claudio Riccio definisce “cassetta degli attrezzi”. Attrezzi necessari per costruire un’alternativa al drammatico status sociale e umanitario dell’Europa.
La forma meeting di “EurHope?” non sarà solo una tradizionale conferenza ma anche, e soprattutto, un invito alle forze politiche, sindacali, sociali e a tutti i singoli partecipanti, a presentare proposte e idee e a ragionare “laicamente” intorno ai diversi temi cardini della sinistra europea.
Ripensare l’Europa a partire dal Sud non vuol dire riaprire i termini di una nuova questione meridionale, ma essere consapevoli che la diseguaglianza sociale e umana continua ad avere una dimensione geografica ben definita. Quindi è giusto che da qui partano tutti gli interrogativi possibili per un “Che Fare”: come creare lavoro? che ruolo ha l’innovazione? come far diventare l’Europa un luogo dove lavorare con dignità? di quale welfare parliamo? come si fa a garantire un reddito minimo europeo?
Insomma ci vediamo a Bari.