A giugno un bug nel sistema di Facebook ha diffuso, a destra e a manca (anche a chi non era iscritto al social network), una serie di informazioni personali di circa 6 milioni di utenti.
Il Garante della Privacy aveva chiesto a Facebook di conoscere il numero esatto degli utenti italiani colpiti dal bug; se e come il loro diritto di opposizione al trattamento dei dati è stato garantito; quanto tempo è durata l’esposizione di dati e quali rimedi tecnici sono stati adottati.
La scadenza intimata dal Garante è il 20 luglio, ma Facebook risponderà?