Io ho scoperto di essere proteso verso la filosofia hacker quando a 11 anni smontai completamente un robottino che mi avevano appena regalato per vedere com’era fatto dentro e come funzionava. Riuscii dopo non pochi sforzi a rimetterlo insieme e, bene o male, a farlo funzionare nuovamente anche se con delle simpatiche varianti.
Se siete orientati verso una cultura della criticità digitale non potete perdevi questo appuntamento: torna a Bologna, dopo 12 anni, dal 27 al 29 giugno, l’hackmeeting italiano 2014.
E’ un incontro annuale di tutte le controculture digitali e delle comunità critiche nei confronti dei meccanismi di sviluppo delle tecnologie in Italia.
E’ un incontro per veri e provetti hackers, cioè di tutti coloro che non si rassegnano di fronte alle scatole chiuse ma tentano sempre di aprirle anche solo per vedere cosa c’è dentro e come son fatte.
Saranno tre giorni intensi di giochi, feste, e scambio collettivo di idee, esperienze e saper fare.
E’ un evento autogestito, non ci sono fruitori ma solo partecipanti.
L’idea di base è sempre la stessa: Spazio Pubblico Autogestito basato sull’antifascismo, antisessismo ed antirazzismo.