Digitalizzazione e internet sono, indiscutibilmente, due inseparabili forze moderne dello scambio culturale. La loro sommatoria ha prodotto un’energia così potente da indebolire sia il ruolo storico delle biblioteche che l’idea stessa di lettura/consultazione e conservazione delle informazioni.
Oltre quindici anni fa, Umberto Eco salutava la digitalizzazione come un’occasione per sostituire i libri voluminosi e costosi con “dischi multimediali” che avrebbero liberato lo spazio nelle case e nelle biblioteche pubbliche. I libri di carta che invece potevano essere tenuti in mano o in tasca, sarebbero dovuti rimanere perché più pratici di uno schermo “nemico della cervicale”.
Era il 2000 e come riferimento portatile c’erano soltanto i notebook; il primo lettore di ebook, il Kindle, verrà lanciato sul mercato solo nove anni dopo.
Ma le biblioteche, nel frattempo, hanno soltanto subito la forza del digitale?
Sicuramente non per Giulio Blasi, ideatore di MediaLibraryOnLine (MLOL), la prima rete italiana di biblioteche pubbliche per il prestito digitale.
Si tratta di oltre 4.000 biblioteche, sparse in 16 regioni italiane e 6 paesi stranieri, unite in un unico network di prestito e consultazione di libri (e non solo) digitali.
Basta essere iscritti a una sola biblioteca che aderisce al progetto, per poter prendere in prestito un ebook. Nella pagina del sito di MLOL c’è un lungo elenco di tutte le biblioteche che aderiscono al network.
Attraverso MLOL si può consultare, gratuitamente, tutto ciò che le biblioteche mettono a disposizione in formato digitale: dagli e-book alla musica, dai film ai giornali, stando comodamente seduti a casa, in ufficio o a scuola.
Nel 2014 sono stati oltre duecentomila i download di contenuti digitali, con un aumento del 102,4% rispetto al 2013, con più di tre milioni di accessi.
In sostanza ogni biblioteca, aderente a MLOL, mette a disposizione il proprio catalogo di ebook, mediamente intorno ai 1500 titoli, che uniti a quelli delle altre biblioteche sommano circa quattordicimila titoli: più o meno 65.000 ebook, duemila quotidiani e periodici, otto milioni di Mp3 scaricabili e un buon numero di video.
A breve saranno attivati due nuovi servizi: la “Mlol Plus”, una sorta di card a pagamento (una parte del contributo va direttamente alle biblioteche) che consentirà non solo il prestito ma anche l’acquisto di ebook e “OpenMLOL”, un progetto di accesso completamente gratuito diretto da Andrea Zanni, presidente di Wikimedia Italia. OpenMLOL sarà sarà un progetto di metadatazione e indicizzazione di circa 250 mila contenuti ad accesso aperto o di pubblico dominio.
Per rendere il tutto più semplice è stata anche rilasciata un’app per leggere gli ebook presi in prestito che, al momento, è disponibile solo su App Store (in autunno dovrebbe essere pronta anche per i dispositivi Android).
C’è un neo in tutto questo ingranaggio ed è la procedura dell’iscrizione che dev’essere fatta materialmente presso una biblioteca aderente al progetto ma siccome mancano un po’ di città e addirittura intere regioni, come nel caso della Basilicata, per alcuni sarà difficile usufruire del servizio.
[pubblicato anche su La Gazzetta del Mezzogiorno]