Piombini, Franceschini e altri ini…

Serracchiani

Checché se ne dica quiqui o anche qui penso e sono convinto che Bersani sarà il prossimo segretario del PD.

Chi ragiona dal di dentro (di un partito) ha una enciclopedia di riferimento che è fatta esclusivamente di reti (alleanze) interne e tessere,  chi invece guarda da fuori è più sensibile alle apparenze e si emoziona per uno slogan. Chi sta in mezzo, invece, pensa che il PD abbia veramente bisogno di una dura sferzata. Un colpo che forse non gli farà vincere neanche le prossime elezioni, ma tutto dipenderà poi dall’entità della posta in gioco.

Io se fossi un PDino prenderei le distanze dalle ultime figuragge di chi “non vuol tornare indietro” (”cascasse il mondo: segretario fino a ottobre“), cercherei di cancellare quel bipasticciaccio storico e considererei un incidente di percorso quell’audacia della speranza che l’onda lunga obamiana ha scagliato nella secca.

Insomma qualcosa il PD deve fare e quel qualcosa dovrà essere mediato tra la spinta “al nuovo” e le maglie interne. Per la Serracchiani ci sarà solo un posto in seconda fila, tant’è che si è già schierata con “uno” dei due che a suo dire  rappresenta “il nuovo”… ma forse era già vecchia lei e non ce ne siamo accorti.