E’ dal 2009 che Foursquare fa condividere la propria posizione geografica, in tempo reale, con gli amici. I numeri, almeno fino a qualche mese fa, parlavano da soli: 50 milioni di utenti e 6 miliardi di check-in in tutto il mondo.
Adesso ve ne sarete accorti, almeno dalla sua nuova icona, che Foursquare è cambiato.
La partenza fu un consiglio, trasformatosi subito in un obbligo, ad installare Swarm (che per gli utilizzatori fu un mistero inspiegabile) e poi una definitiva suddivisione di compiti.
Adesso il nuovo Foursquare trova i “posti” intorno a te, con lo schema del vecchio e rodato di Aroundme, utilizzando anche filtri intuitivi (cibi, caffé, vita notturna, shopping, posti a sedere all’aperto, Wi-Fi, ecc…), dove puoi lasciare un consiglio o una recensione e se poi devi fare un check-in ecco che rispunta Swarm: la nuova map che prima ti mostrerà i posti più “caldi” e poi curerà tutta la parte social con tanto di “emotività”.
Tecnicamente la differenza consiste nel condividere la posizione con un’approssimazione ottenuta dalle reti (Wi-FI o rete mobile) e non dalla propria posizione GPS e social-mente spariscono definitivamente i “sindaci” e con loro anche quell’odiosa battaglia nell’accaparrarsi luoghi.
Personalmente ho controllato che fossero ancora in piedi le vecchie “liste”, certo bisogna scavare ma poi le ritrovate tra i posti salvati.
Che dire…. un cambiamento, almeno lato social, era necessario ma sul successo di questa “accoppiata” rimane qualche dubbio.