Un acquisto giusto

Non faccio pubblicità (nessuno mi paga) ma questo nuovo smartphone credo che vada consigliato agli amici o comunque a chiunque sia interessato all’acquisto di qualcosa di simile e voglia risparmiare un bel po’.
Si chiama “OnePlusOne” e se leggete le sue specifiche tecniche non potete che rimanerne sorpresi.
Processore Qualcomm Snapdragon 801 con una Quad-Core CPU clockata a 2.5GHz; un nuovo EMMC 5.0 con accesso in scrittura a 400MB/s; RAM I XGB di LP-DDR3 clockata a 1866MHz e fotocamera Sony Exmor IMX214 da 13 Megapixel.
Interessante anche la politica della privacy con la CyanogenMod che protegge la tua identità crittografando automaticamente tutti i dati al momento dell’invio.
I prezzi vanno da € 269 per il 16 Gb a € 299 per il 64 Gb, dunque notevolmente al di sotto dei suoi concorrenti (S5 e iPhone 5s, solo per citarne due).
L’unico problema è che per averlo, direttamente dalla casa madre, bisogna prenotarsi per l’acquisto e dal momento della sua disponibilità avete 24 ore per acquistarlo.
Ovviamente lo si trova anche altrove ma a prezzi leggermente maggiorati.

Attenzione al GPS degli smartphone

Tempo fa Ralph Weimann al Blackhat di Las Vegas,  dimostrò (tout court) come fossero insicuri tutti gli smartphone che usavano il GPS per le loro applicazioni.

La rivista “Chip” (quella di carta) ne parla nel numero di novembre, in notevole ritardo e senza suggerire soluzioni.

In sostanza la falla deriva dalla funzione A-GPS che per velocizzare il posizionamento del dispositivo sulla mappa, prima ancora di agganciarsi al GPS, si appoggia alle reti telefoniche e Wi-Fi circostanti.  In questo contatto tra telefono e reti il dialogo avviene “in chiaro”  e quindi aperto a chi vuole intromettersi e conseguentemente controllare il dispositivo collegato.

E’ vero che granché di soluzioni non ce ne sono, ma in attesa che chiudano il bug, si possono seguire i consigli che Panorama dava già ad agosto: disattivare l’opzione che consente alle applicazioni di utilizzare i dati da sorgenti quali reti Wi-Fi e mobili.

Se usate Android andate su “Impostazioni” –> “Servizi”  e disattivate “Posizioni di Google”.

Quelli che usano l’iPhone e l’iPad invece non possono fare lo stesso, però quando utilizzano il navigatore possono (in “Impostazioni”, “Generali”, “Reti”) disattivare la connessione “Dati Cellulare” in modo da utilizzare solo i dati GPS.

Gli androidiani stiano in allerta però perché gli Hot Spot fasulli sono ancora più pericolosi.