Google Wave

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Io, per inciso, vi dico subito che ho ancora 4 inviti disponibili e non so proprio a chi darli quindi se me li chiedete ve li invio “aggratis”.
La mia amica Catepol ribadisce un’idea di Dario Salvelli che consiste nell’offrire inviti per Google Wave a “patto e condizione” che chi vuole l’invito commenti il suo post e si impegni a scrivere, sul proprio blog, un post interamente dedicato all’applicazione di Google (identica cosa è stata fatta anche da Geekissimo).Ma il problema centrale mi sembra proprio quello annunciato nel post di Salvelli il quale si la menta del fatto che per il momento non lo usa nessuno.Forse perchè Google Wave è “troppo” corposo (riunire in un sol colpo posta elettronica, instant messaging, social network e condivisione di file) o troppo “nuovo” rispetto ai nostri lenti processi di comunicazione e collaborazione in rete.Comunque è ancora in beta ma ha già una pagina su Wikipediadeiblog tutti suoi e un pullulare di persone che distribuiscono inviti, ma nessuno da noi sembra ancora farci granchè.

Io, confesso, di non usarlo ancora ma credo che l’idea di “piattaformizzare” il lavorare in rete non sia peregrina e su questo terreno si giocherà tutto il prossimo futuro.

Italia punto (e a capo) it

Dopo la morte del vecchio “portale” era normale pensare che qualcosa dovesse muoversi e che qualcosa bollisse in pentola.  Infatti ieri su FriendFeed in tanti hanno visitato il nuovo sito  istituzionale di Italia.it (o Italy.it) rilasciando commenti e impressioni della prima ora. C’era anche un gruppo già pronto ad analizzarne i contenuti. Purtroppo tutta l’attesa si è spenta in una veloce occhiata a quelle “brutte” pagine per capire che al peggio non c’è mai fine.

A me quel sito ha suscitato un senso di déjà vu.  La sensazione che certe teste non avrebbero potuto fare di meglio e che la deriva è completa.

Ma se non vi accontentate della visita diretta e volete capirne di più, leggete questo bel post di Dario Salvelli che basta e avanza.

Come dire:    bleah !