Pippo Civati che è passato negli anni da “La sinistra e il PD da oggi in poi” a “Non mi adeguo”, oggi elabora una nuova tesi che appartiene, più che altro, alla teoria dei mondi possibili e cioè: “potessi farlo liberamente, senza mettere in discussione i rapporti con il Pd, voterei no, ma proprio no“; no, perché se “io non dovessi votare un governo che ha una legittimazione interna al Pd dovrei uscire dal partito“; “ma non esco io perché sarei la pira umana come Giordano Bruno“.
E’ quanto è stato detto davanti a mille civatiani in assemblea a Bologna.
Attenzione, per arrivare a questa ardita tesi Civati scomoda pure il “suo popolo” con un sondaggio on line sul suo blog.
Le domande che Civati faceva ai suoi erano:
La fiducia al governo Renzi
1) Va votata
2) Va votata per far nascere il Governo, ma va condizionata a una verifica in tempi brevi
3) Non va votata
4) Meglio astenersi o non partecipare al voto
Ecco i risultati (riferiti soltanto agli elettori di Civati):
Si capisce subito che i NO sono il numero maggiore ma Civati che fa? Somma i risultati “votare SI” e “votare SI ma con fiducia” (praticamente realizzando un’alleanza tra le risposte) e decide che forse è meglio votare la fiducia al governo.
Ecco, è proprio un vizio di quelli del PD fare primarie, chiedere pareri e poi cambiare le carte in tavola task list software.