Dopo il licenziamento di Sansonetti da direttore di “Liberazione” nel partito della rifondazione, se qualcuno non se ne fosse ancora accorto, la divisione è ormai definitiva e irreparabile. PRC si spacca in due, come una mela: metà da una parte, metà dall’altra e Ferrero con il picciolo in mano.
Proviamo a dare una definizione sintetica e alla buona di queste due aree.
Una, quella che in più possiede il picciolo, che potremo definire “mistica”, è tutta prona nella ricerca di una posizione politica che scaturirà solo dopo una lunga e mistica ricerca, in solitaria, della propria identità, della propria essenza.
L’altra, deninita dalla prima “la quinta colonna del PD”, sogna ad occhi aperti di andare in treno da Filadelfia aWashington, ma se questo non sarà possibile anche Bari Centrale-Roma Termini va bene.
La separazione ormai è cosa fatta e Alessandro ne approssima i contorni politici, con l’amarezza di chi è stato sempre lì, in attesa delle prove generali della scissione che avverranno a Chiangiano il prossimo 24 e 25 gennaio.