Kindle Fire con Jelly Bean

Come acquistare un Kindle Fire e come sbloccarlo ne ho già parlato tempo fa; ma purtroppo i problemi non si risolvevano tutti.

La vera questione non era tanto “rootare” il KF quanto convivere con la fastidiosa presenza dell’account americano di Amazon.

In sostanza accadeva questo: il KF veniva visto come dispositivo soltanto sul sito Amazon americano; non era possibile settare l’Italia come paese di appartenenza e tanto meno la lingua e la tastiera italiane (poco male si, ma quando poi si scriveva le correzioni non erano in italiano); io che avevo già un account italiano su Amazon, con diversi ebook  acquistati, assistevo alla scomparsa di questi testi ad ogni avvio perché il KF, imperterrito, continuava ad agganciare l’account americano anche se lo disattivavo continuamente. Per non parlare poi dei problemi con il market android…

La strada, ovviamente, l’avevo trovata e mi ero pure abituato alle difficoltà ma quando poi ho visto il Nexus 7, con il suo bel Jelly Bean a bordo, ho capito che bisognava cercarne un’altra di strada.

Grazie al grande XDA Forum che ha messo a disposizione il nuovo firmware Android 4, ho montato il Jelly Bean in italiano anche sul  Kindle Fire che adesso non presenta più quei fastidiosi problemi elencati.

Ecco come fare:

1) scaricare il firmware Android 4 ICS (pacchetto ROM)  qui;

2) spostarlo o copiarlo all’interno del KF e riavviarlo in recovery mode per accedere a TWRP;

4) nel menù “Wipe” cliccare su “Factory Reset”, poi su “Dalvik Cache” e poi, di nuovo nel menù principale, cliccare su “Install” selezionando, ovviamente, il file appena spostato nel KF, e  infine cliccare su “Flash”.

Fatto questo basta soltanto riavviare il Kindle Fire ed il gioco è fatto.

🙂

Geek a pochi soldi

Ho abbandonato definitivamente quel mondo inutilmente costoso della Apple da quando mi sono liberato anche dell’iPhone.

Di come ho sostituito, più o meno, egregiamente l’iPad ne ho già parlato qui mentre per la sostituzione del mio glorioso iPhone 3 (che ormai pedalava inutilmente in salita da quando è stato costretto ad abbandonare l’OS 3 per l’iOS 4)  la mia scelta è caduta sul Samsung Galaxy Ace: un telefono con sistema operativo Android 2.2.1, connessione 3G, Wi-Fi, bluetooth, peso 113 grammi, display 3,5″ (risoluzione 480×320), fotocamera 5mp, ecc…, che ho acquistato a € 199,00 (con un brand assolutamente invisibile della Wind) ma che potete trovare anche a meno spulciando le offerte su eBay.

In sostanza con con meno di € 350,00 è possibile avere un ottimo “tablet” e un ottimo telefono che nulla possono invidiare sia all’iPad che all’iPhone.

Punti forti la Apple, ovviamente, ne ha in quantità ma l’elemento negativo che li abbatte tutti è il prezzo e checché ne pensino tutti i melamorsicatisti, continuiamo ad essere di fronte più a un oggetto di moda che a una vera rivoluzione tecnologica. Io resto convinto che la nuova (e buona tecnologia) deve per forza avere un “buon” prezzo poiché i più adatti e i più capaci sono, paradossalmente, quelli che non possono acquistarla e, dunque, mi piace pensare che un ragazzo italiano possa acquistare un corredo geek a pochi soldi. Ci sarebbero, poi, da abbattere i pesanti costi di connessione alle reti, ma questo è un discorso molto più complicato che dovremo necessariamente affrontare.

Al momento non ho ritenuto necessario roortare il telefono perché, come dicevo prima, anche la presenza del brand è assolutamente non invasiva, ma se volete la tecnica è più o meno la stessa del Kindle Fire.

Ah, dimenticavo: tutte le App che usavo sull’iPhone le ho ritrovate sul Market di Google, quindi anche il mito dell’Apple Store sembra del tutto infranto.

🙂

Fire e mobile gamers

Professor G mi segnala un’analisi di Anna Rozwandowicz su “NewZoo” dalla quale risulta che negli USA ci sono 17,4 milioni di proprietari di Kindle Fire che nell’81% dei casi lo usa per giocare, mentre dei 30,5 milioni di possessori di iPad fa la stessa cosa una percentuale più bassa (77%).
A parte la differenza dei numeri che è poco significativa (perché il Kindle Fire è sul mercato da circa cinque mesi mentre l’iPad è uscito già due anni), il problema è che i mobile gamers sono concentrati su altre piattaforme, come ben sanno la Nintendo, la Sony e la Apple che già dal 2010 si vantava (o millantava) di essere la prima del settore con l’iPod-Touch.
Infatti, come sottolinea la Rozwandowicz, negli USA il 69% dei “giocatori mobili” usa uno smartphone, il 21% un tablet e il 18% un iPod-Touch (in Europa le percentuali sono: 69%, 16% e 11%). Da una mia personalissima indagine commissionata a mio figlio nel liceo che frequenta il dato viene pressoché confermato: al primo posto lo smartphone e al secondo l’iPod-Touch (con una piccola élite che usa l’Xperia play).
Il problema è che smartphone e tablet sono piattaforme più distanti di quanto si creda e una parte sostanziale di questa differenza (a parte le esigenze) la fa il display, infatti il Fire si avvicina di più per dimensioni e sembra che anche la Apple ci stia pensando. Io ne avevo parlato qui e se volete qui trovate una tabella comparativa.

Concludo con una bella infografica tratta da “NewZoo” e se volete approfondire andate qui.

Kindle Fire unlocked

Il Kindle Fire non viene venduto in Italia (anche se Jeff Bezos ha risposto, a chi gli chiedeva il perché, “stay tuned”) e quindi bisogna acquistarlo direttamente dalla Amazon US attraverso un piccolo  stratagemma che trovate  in rete che è, più o meno quello che ho fatto io.
Il suo prezzo ufficiale è di $ 199,00 (circa € 152,00) a cui bisogna aggiungere una cinquantina d’euri  per   le spese di spedizione, IVA e tasse doganali.
Ne parlo qui per il semplice motivo che ho dovuto faticare un po’ per sbloccarlo, a causa di una miriade di soluzioni e mini-guide che spesso deviano dal percorso fondamentale.
Blocco
A bordo del Kindle Fire c’è l’Android OS 2.3 Gingerbread  e il firmware 6.3. con la personalizzazione di Amazon che permette l’accesso al proprio market ma lo impedisce verso Google (sia Google Play che il vecchio market Android).  Quindi il KF è un apparato “bloccato” per via della mancanza di permessi (root) amministrativi.

Sblocco
Unlock Root è appunto il “riappropriarsi” dei permessi amministrativi (accedere come amministratore al sistema operativo e operare sui file di sistema) e non una “evasione” dal sistema (come il “jailbreak” che si fa su iPod, iPhone e iPad).
Come dicevo, di procedure di “sblocco” ne troverete in gran quantità ma è bene che teniate conto del sistema operativo del vostro PC prima di prendere una decisione.
E’ inutile dirvi che Linux sarebbe preferibile ma io, con il mio Windows 7, ho seguito i consigli di Patrick Miller che di seguito sintetizzo.

Percorso
Innanzitutto procurarsi un cavo micro USB per connettere il KF al PC perché nella confezione non è compreso e poi loggarsi al PC come Administrator.
Autorizzare, sul KF, l’installazione di applicazioni (Menu  > Device > Allow Installation of Applications > On), poi scaricare e installare in ordine: il Java Development Kit (nel mio caso la versione Windows x86) e l’ app installer (installer_r15-windows.exe) di Android SDK.
Una volta terminata l’installazione SDK partirà automaticamente e elencherà una lista di pacchetti software da scaricare. Installare tutti i pacchetti prechecked (quelli già spuntati) e il driver USB di Google.
Andare nella cartella “android” in C:\users\administrator e aprire (con il blocco note) il file adb_usb.ini, aggiungere una nuova riga “android” e nella parte inferiore il tipo 0x1949 (salvare e chiudere).
Andare in  C: \Program Files\Android\android-sdk\extra\google\usb_driver\ e aprire (con il blocco note) il file android_winusb.inf   e incollare subito sotto [Google.NTx86] e [GoogleNTamd64] le seguenti righe:
;Kindle Fire
%SingleAdbInterface% = USB_Install, USB\VID_1949&PID_0006
%CompositeAdbInterface% = USB_Install, USB\VID_1949&PID_0006&MI_01 (salvare e chiudere).
Collegare il KF al PC, aprire Android SDK e assicurarsi che il KF viene riconosciuto.
Lanciare il prompt dei comandi (Start, Esegui, cmd), andare nella directory di Android SDK (CD C:\Program Files\Android\android-sdk\platform-tools\) e scrivere
adb kill-server (Invio)
adb devices (Invio)
compariranno i dispositivi collegati e una stringa di numeri seguiti dalla scritta device,  adesso il Kindle Fire è collegato.

Kindle Fire Utility
Altra soluzione, più veloce ed immediata, è  Kindle Fire Utility e qui c’è una guida semplice e illustrata.

Come ci cambia il natale? [iPad o Kindle]

Giovanni Calia, tempo fa,  rifletteva su come l’iPad avrebbe cambiato i nostri comportamenti e tentava di trovare una linea dritta all’interno di ipotesi socialqualcosa e filosofico-tecnicistiche.

Questo ragionamento così forzato, in generale ha un punto di origine in una teoria, ormai completamente divulgata, a cui il buon Granieri ci ha abituati da un po’ di anni.  Giuseppe è da un bel po’ che ci parla di ebook, puntando il dito verso quel vecchio armamentario che sono gli editori  in tempi di self-publisher.
Io voglio, invece, solo aggiungere una nota venale in tempi di crisi.
Il libro elettronico, oggi molto più di ieri, si presenta come un’ottimo investimento per chi vuol continuare a leggere risparmiando.  Certo, bisogna comprare il lettore. Ma se non vi fate prendere dalla bulimia per la Apple  (che a stento vi ripaga per quello che avete speso) di soluzioni ne trovate un bel mucchio.
Io invece, quando decisi di fare il passo non avevo molte soluzioni: o sceglievo un Kindle  con il suo schemo B/N, dedicandomi soltanto ai libri, oppure un iPad per fare anche qualcos’altro. Scelsi l’iPad2  (acquistato agli inizi di aprile per il mio compleanno) perché, a quel punto e a quel prezzo,  volevo sostituire completamente il portatile.  Diciamo che ho rispettato i miei propositi e che in qualche modo li ho pure soddisfatti anche se son rimasto sempre molto critico nei confronti della spesa.
Tutto questo fino a quando non viene pubblicizzata l’uscita del Kindle Fire. Allora, per dare pubblico risalto al mio pentimento, pubblicai una tabella che metteva chiaramente in risalto la convenienza del tablet Amazon.
Cosa la fa da padrone nel confronto è ovviamente il prezzo; e anche se, dopo il lancio negli USA,  Jakob Nielsen lo ha definito piuttosto deludente, affermando (tra l’altro)  che “un tablet da 7 pollici [come il Fire] doveva essere trattato come una nuova piattaforma” (e che in sostanza non avrebbe funzionato proprio per quello strano formato); proprio a quella “inusuale” piattaforma, invece, sembra che che stiano puntando quelli della Apple con il prossimo iPad 3 da 7,85″.

In conclusione che voglio dire con questo post sconclusionato? Semplicemente che se volete continuare a leggere, a risparmiare, a trovare tutti i libri che vi piacciono, a Natale, compratevi (o fatevi regalare) un lettore. E non preoccupatevi del costo iniziale perché ve lo ripagherete in breve tempo,  certo se acquistate un iPad2 ci metterete di più.
Io vi consiglio un bel Kindle Fire a 199 dollari con display a colori 1.024 x 600 (memoria da 512 MB,  disco da 8 GB el cloud storage gratis su Amazon) così vi leggete i vostri libri e vi guardate anche i vostri video.  Aggiungete a tutto questo che se invece di Babbo Natale ve lo porta la Befana ci sta tranquillamente nella calza che appenderete al camino.

🙂